Aumenti record delle bollette in Italia

Bollette di luce e gas in aumentoI mesi del governo Monti sono stati veramente nel segno dell’austerity economica, è stato registrato un aumento record delle bollette di luce e gas nel periodo che va dalla seconda metà del 2011 alla seconda metà del 2012. I prezzi hanno letteralmente lievitato doppiando la media dell’Unione Europea, se il record si è toccato con l’11,2% nel settore elettrico, non è stato da meno il gas con costi superiori del 10,3%.

RC Auto: i sinistri diminuiscono, i prezzi no

Dove finiscono i risparmi degli italiani affidati a fondi e assicurazioni? Ma soprattutto perché le tariffe delle RC Auto ancora non riescono a scendere? A queste, che sono domande classiche delle famiglie italiane specie in tempi di crisi, ha provato a rispondere l’Ania nella sua consueta assemblea annuale che ha fatto il punto sul comparto assicurativo, con alcuni dati in chiaroscuro soprattutto per la contrazione dei risparmi.

Eurostat: male il debito pubblico in Italia, che però resiste nel deficit

Il deficit del nostro paese, nel 2009, è giunto a rappresentare il 5,3% del prodotto interno lordo: il dato è confermato da Eurostat, che quindi garantisce l’attendibilità delle statistiche del governo italiano.
Situazione in chiaroscuro, quella italiana: se da un lato, quello del deficit, i dati sono abbastanza confortanti, per quanto riguarda invece il debito pubblico, Eurostat mette in evidenza un pesante 115,8% del Pil, sottolineando come quello del nostro paese è stato il più alto rispetto a tutti gli altri paesi dell’Eurozona.

Crisi: in calo l’occupazione in tutta la zona Ue nel 2009

La crisi si sta scoprendo in tutte le sue forme più pericolose e dannose. Le economie dell’Unione Europea hanno registrato nel corso dello scorso anno una perdita di oltre 2,7 milioni di posti di lavoro e l’emergenza sembra non aver fine, nonostante nell’ultimo trimestre la situazione si sia leggermente stabilizzata.
In base ai dati stilati da Eurostat, la cifra degli occupati nei paesi con l’euro, è calato dell’1,8%, in confronto alla crescita dello 0,9% del 2008.
Se invece si tiene in considerazione tutta la zona Ue, allora i posti di lavori andati in fumo sono più di 4 milioni, e quasi 600 mila negli ultimi tre mesi del 2009.

L’euro a quota 1,3 dollari

Brusco rialzo dell’euro dopo la diffusione del dato sull’inflazione europea, tornata a salire in febbraio (+1,2%) e quindi, secondo la chiave di lettura del mercato, in grado di ridurre i margini di manovra espansiva della Bce. La divisa europea ha così riconquistato quota 1,30 dollari per la prima volta dal 29 gennaio, segnando un massimo di 1,3038 (1,2894 venerdì).