Ad inizio gennaio potrebbero riaprire la finestra degli incentivi

La somma a disposizione per gli incentivi per quanto riguarda l’acquisto di motorino a basso consumo, come determinato dal decreto realizzato nella scorsa primavera, è finito dopo solo due mesi, ma nel caso in cui gli importi fissati per altri settori non vengono sfruttati del tutto, allora è possibile che si possa pensare ad una compensazione con altri settori.

Da Antitrust e Codacons dure critiche al nuovo Codice della Strada

Il nuovo codice della strada ha appena visto la luce, ma è già circondato da critiche e osservazioni. In primis è l’Antitrust a mandare pesanti messaggi contro il governo, che sottolinea come le norme che si riferiscano alle autoscuole, potrebbero avere un effetto anti concorrenziale. Anche il Codacons non risparmia critiche e frecciatine e si scaglia contro le concessioni alla velocità e il bere prima di guidare.

Consiglio di Stato: bloccati gli aumenti previsti per i pedaggi autostradali

Rimane sempre valido il blocco dei rincari riguardanti i pedaggi delle autostrade e alla creazione di nuove stazioni di esazione, che è stato deciso dal Tar del Lazio. Il Consiglio di Stato ha infatti opposto il suo veto di fronte al ricordo d’urgenza presentato dal governo e dall’Anas contro la sentenza avversa del Tar, che aveva espresso la sua bocciatura di fronte agli aumenti previsti nella manovra economica.

La manovra passa anche alla Camera

Ecco il via libera definitivo della Camera alla finanziaria: il provvedimento è infatti stato approvato nel corso della giornata di ieri, con 321 voti favorevoli e 270 contrari. In aula, ha presenziato, in occasione del voto finale, anche il premier Silvio Berlusconi, che ha anche avuto una lunga discussione con il ministro dell’Economia Tremonti.

Regioni pronte a trattare sulla manovra

Le Regioni hanno confermato tutta la loro contrarietà, come già avevano fatto intendere in mattinata, alla manovra economica. E’ quanto ribadito anche dal ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto. In fondo, era quello che si aspettavano tutti, quindi non ci sono sorprese in questa decisione delle regioni, che ritengono la manovra iniqua e ingiusta. Il presidente delle Regioni, Vasco Errani, ribadisce ancora una volta quindi il secco no alla finanziaria da parte delle Regioni, per un semplice motivo: i tagli non sono sopportabili per i servizi e, soprattutto per le imprese, avranno degli effetti altamente negativi.

Casero: no agli emendamenti, ma intanto anche i diplomatici in rivolta

Il governo si oppone a tutto campo per difendere la manovra presentata pochi giorni fa in Parlamento: netto rifiuto anche per l’emendamento salva-ambasciatori.
Il sottosegretario all’Economia Luigi Casero si oppone fermamente alla proposta di modifica che è stata richiesta.
Per la coalizione di maggioranza il testo, ormai valido e immodificabile, è quello che è uscito dal Senato e la linea dura contro qualsiasi emendamento proposto verrà perseguita fino in fondo.

I medici in sciopero: l’adesione tocca il 75%

Un giorno intero di sciopero su tutto il territorio nazionale e un corteo in piazza a Roma, “armati” di bandiere, striscioni e anche di vuvuzelas, quelle fastidiose trombette che tanto hanno fatto discutere ai recenti mondiali di calcio.
E’ così che i medici e tutti gli appartenenti al sistema sanitario nazionale hanno fatto sentire il loro dissenso contro i tagli contenuti nella manovra, proprio davanti alla Camera dei deputati che in data odierna comincia a valutare e ad esaminare la misura finanziaria.

Auto blu: secondo Brunetta sono 90mila

Una cifra che supera ampiamente i quattro miliardi di euro: sono i dati diffusi ieri dal ministro Renato Brunetta, per quanto riguarda la spesa per mantenere le auto della PA.
Una somma spropositata, dato che con quattro miliardi si possono rinnovare i contratti di lavoro, auspicando che si possa tagliare metà di quell’importo, realizzando anche un servizio migliore.

Tremonti: manovra necessaria, ok dall’Ecofin

La manovra del governo dovrebbe avere oggi il via libera dal Senato e, sempre in data odierna, ha ricevuto il “lasciapassare” anche dall’Ecofin. Secondo quanto affermato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, non c’è stata nessuna modifica sui numeri e nessun dietrofront sulle norme, evidenziando come il testo della manovra, in generale, sia rimasto inalterato sia nella quantità che nella qualità. Tremonti si è poi soffermato sui miglioramenti che sono stati apportati alla finanziaria, tra cui, secondo il suo pensiero, la più importante riforma delle pensioni fatta in Europa nel 2010.

Ania: la manovra penalizza le imprese assicuratrici

La manovra finanziaria penalizza fortemente le imprese assicuratrici: è quanto sostenuto dal presidente dell’Ania, Fabio Cerchiai, che ha etichettato come un “grave errore” l’emendamento alla manovra che contiene un rialzo dell’Ires sulle spalle delle compagnie assicuratrici.
Secondo il presidente di Unipol, Pierluigi Stefanini, si tratta di una misura che va solamente a discapito dei risparmiatori e quindi, in questo periodo, non è davvero necessaria.

Governo-Regioni: Tremonti dice no e salta l’accordo

Ha i contorni del clamoroso, quanto accaduto ieri nell’incontro tra i rappresentanti delle Regioni e il Governo: l’accordo è saltato, ma si è trovata un’intesa con i Comuni. Una riunione che si è svolta lungo più di un’ora e mezza, al cui termine, ha visto i presidenti delle Regioni che sono arrivati in sala stampa per esprimere tutto il loro malcontento. Le parole di Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni, “L’esito è stato molto negativo”, non lascia spazio a molte interpretazioni, annunciando anche un appello al Quirinale.

Manovra: il governo incontra le regioni ma non vuole modificare i tagli

Altre ventiquattro ore si frappongono all’interno dei termini previsti per la manovra finanziaria.
La manovra sarà presentata all’esame del Senato il prossimo martedì, mentre il voto di fiducia sarà due giorni dopo.
Un rinvio che consente di iniziare la discussione sul testo, successivamente all’atteso incontro tra Berlusconi e i rappresentanti degli enti locali, che si terrà domani alle 11.

Manovra: tagli flessibili per regioni virtuose e niente modifica alla soglia di invalidità

Domani verrà dato il via all’esame in Senato sulla manovra economica del governo, mentre la decisione finale verrà presa nella settimana successiva, mercoledì 14. E’ quanto stato accordato nella conferenza dei capigruppo che si è tenuta a Palazzo Madama. Nello stesso tempo, proprio prima della grande protesta organizzata dalle associazioni dei disabili, in seguito alle critiche per alcune norme presenti all’interno della finanziaria, il governo fa un passo indietro e dà la conferma che la norma che porterebbe la soglia di invalidità dal 74 all’85%, percentuale utile per poter avere il relativo assegno, non entrerà in vigore: l’emendamento è già stato depositato nella commissione Bilancio del Senato.

Confindustria: no all’emendamento sul recupero dei crediti fiscali

I provvedimenti che sono presenti all’interno della finanziaria redatta dal governo, che si riferiscono alla riscossione e compensazione dei debiti e crediti fiscali nei confronti dell’amministrazione, danno non pochi motivi di preoccupazione alle imprese italiane. In questo senso, va interpretato l’ammonimento di Confindustria, approvato anche da Rete Imprese: non servirebbe a nulla l’approvazione della misura che raddoppia la durata massima della sospensione giudiziale riguardante gli atti di recupero dei crediti nei confronti dell’amministrazione, per il semplice motivo che la durata media di questi procedimenti, supera in realtà, e anche di molto, i 700 giorni.