Scudo fiscale: i codici tributo per il versamento

Il tanto discusso provvedimento dello scudo fiscale comincia a prendere forma, grazie all’introduzione dei primi codici tributo da utilizzare in questo senso: tali codici devono essere utilizzati per effettuare il versamento, tramite il modello F24, dell’imposta straordinaria, senza compensare con altri crediti.  Come è noto, lo scudo consentirà agli intermediari di versare le imposte derivanti dall’emersione delle attività patrimoniali detenute al di fuori dell’Italia in violazione del monitoraggio fiscale (si tratta del decreto 78 del 2009, “Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali”).

Tasse: la classifica delle meno tollerate

Qual è per quest’anno la tassa più odiata dagli italiani? Ebbene, l’imposta meno gradita, ma anche la più chiacchierata, è quest’anno la Tarsu/Tia, ovverosia la tassa sui rifiuti per la quale, in merito all’applicazione dell’IVA, si è pronunciata anche la Corte Costituzionale dichiarandone l’illegittimità.

Scudo fiscale: via libera al rientro dei capitali fino ad aprile 2010

Scatta il nuovo scudo fiscale per favorire il rientro dei capitali dall’estero. Per i prossimi sette mesi, fino al 15 aprile 2010, sarà possibile rimpatriare o regolarizzare le attività oltreconfine, pagando solo un’aliquota del 5%. L’anonimato è garantito e si evitano eventuali sanzioni del Fisco, ma non si potrà accedere allo scudo se è in corso un accertamento fiscale o se è già stata accertata la violazione di obblighi tributari o contributivi.

Scudo fiscale: l’operazione è da 4 miliardi di euro

La giornata di ieri ha segnato il punto di partenza per l’operazione scudo fiscale promossa dal governo: si comincia anzitutto con la richiesta di cooperazione dei professionisti e degli operatori, in vista della diffusione ufficiale della circolare definitiva, da parte dell’Agenzia delle Entrate, fra una decina di giorni circa. C’è comunque da dire che cominciano già a essere diffuse alcune informazioni sul contenuto di questo scudo.

Arretrati e TFR: come si calcola l’Irpef

Sia gli arretrati da lavoro dipendente, sia le somme riscosse da trattamento di fine rapporto, sono soggette all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF); in entrambi i casi, applicando il metodo della cosiddetta “tassazione separata“, il calcolo viene effettuato in via preventiva dal datore di lavoro, in qualità di sostituto di imposta. Dopodiché, sarà l’Agenzia delle Entrate che, in funzione dei redditi percepiti e dichiarati dal contribuente negli anni precedenti, provvederà ad effettuare il calcolo definitivo.

Decreto anticrisi: meno tasse per chi reinveste e buoni lavoro

Con la fiducia al “Decreto anticrisi“, la Camera dei Deputati ha dato il via libera a tutta una serie di proroghe e provvedimenti che, tra l’altro, riguardano il mondo del lavoro e delle imprese. Le società, in particolare, potranno far leva sulla detassazione degli utili reinvestiti se la destinazione è quella relativa all’acquisto di nuove apparecchiature e macchinari per l’esercizio dell’attività e per il miglioramento delle condizioni e della sicurezza sul luogo di lavoro.