Eurispes, la fotografia di una Italia in crisi

L’ultimo Rapporto Eurispes disegna i contorni di una Italia spossata dalla crisi: un Paese in cui gli italiani stessi ripongono poca fiducia. Lo dimostra  quel 40% di cittadini (un preoccupante +2,2% rispetto al 2006) che si trasferirebbe di buon grado all’estero. Adottando poi (ribaltandolo) il titolo un noto film dei fratelli Coen (“Non è un paese per vecchi”), si potrebbe aggiungere che l’Italia non è un paese per giovani: il 50,9% dei ragazzi tra i 25 e i 34 anni andrebbe volentieri all’estero.

Crisi: la situazione delle famiglie italiane nel 2010

Le famiglie italiane devono fare i conti con una situazione sempre più difficile, dato che la crisi sta ancora aggravando il trend.
In base a quanto sostenuto nella decima indagine dell’Acri )l’associazione delle Casse di Risparmio italiane), insieme all’Ipsos, si evidenzia come ci sia un aumento delle famiglie che non sono proprio riuscite a mantenere il proprio standard di vita, oppure ce l’hanno fatta ma con enorme fatica: queste ultime rappresentavano una percentuale intorno al 42% nel 2006, mentre nel 2010 siamo arrivati al 47%.

Ocse: leggero calo dei disoccupati

Leggeri miglioramenti nel mese di agosto, per quanto riguarda il tasso di disoccupazione all’interno dei paesi Ocse, che è diminuito nella media dallo scorso 8,6% all’attuale 8,5%.
Registra dei buoni dati anche l’Italia, la cui percentuale va dall’8,4% di luglio agli 8,2 punti percentuali del mese di agosto.
Tuttavia, il nostro paese resta ancora ben distante rispetto alla Germania ( 6,8%), Olanda (4,5%), Giappone (5,1%) e Austria (4,3%).
Bisogna anche sottolineare, però, che i dati registrati dal nostro paese sono migliori rispetto a quelli della Francia e degli Stati Uniti.
I tassi più alti si trovano in Spagna (addirittura al 20,5%), Slovacchia, Irlanda, Ungheria e Portogallo.