Istat: ecco la rilevazione definitiva per il 2009
Nuova ed ultima rilevazione dei dati sull’economia italiana a cura dell’Istat.
La situazione è ancora peggiore rispetto alle ultime statistiche di qualche settimana fa.
Nuova ed ultima rilevazione dei dati sull’economia italiana a cura dell’Istat.
La situazione è ancora peggiore rispetto alle ultime statistiche di qualche settimana fa.
Dovrebbero arrivare a breve i tanto reclamizzati incentivi ai consumi.
Oggi il Consiglio dei Ministri dovrebbe prendere in considerazione tutta la faccenda, e poi approvare una manovra efficace ed efficiente.
Al Sud, ma non solo, il problema del lavoro in nero è una piaga sociale difficile da smantellare e le indagini riferite a questa situazione parlano chiaro e confermano le preoccupazioni del governo.
In base a delle statistiche ottenute dall’Ispettorato provinciale del lavoro, nel corso dello scorso anno gli accertamenti svolto nelle imprese e azienda del sud sono stati 1475, di cui 1114 ispezioni, attuati in particolar modo con dei sopralluoghi sui posti di lavoro.
Il fatturato dell’industria italiana è calato a picco nel corso dello scorso anno, calando di oltre il 18,7% rispetto ad un anno prima.
L’indagine dell’Istat evidenzia dati eloquenti: anche gli ordinativi sono in calo, addirittura del 22,4% rispetto al 2008.
Le pensioni minime in Italia sono una vera e propria piaga.
Milioni di persone che ricevono una cifra intorno ai 500 euro al mese: sinceramente un’inezia per vivere in una società come quella moderna.
La conseguenza inevitabile della crisi economica che ha colpito l’economia mondiale è stata quella di aumentare ancora la differenza tra poveri e ricchi.
L’ISTAT, l’istituto nazionale di statistica, ha diffuso un comunicato ufficiale in cui si rileva come, nel dicembre 2009, l’indice della produzione industriale a livello congiunturale del nostro paese ha fatto registrare un passo indietro, calando dello 0,7%, in confronto al mese precedente.
In questo primo mese del 2010 , il numero delle immatricolazioni è arrivato a 206.341: un aumento rispetto a gennaio 2009 di quasi il 30%.
Anche se il confronto è tutto da prendere con le pinze, visto che praticamente nel 2008 si è toccato lo stesso numero di auto immatricolate: si potrebbe dire, è solo il dato nel 2009 che sballa, a causa indubbiamente del fallimento di Lehman Brothers, oltre all’assenza di qualsiasi misura fiscale volte a far ripartire il settore.
La dichiarazione dei redditi del 2009, percepiti solamente dalle persone fisiche, che si riferiscono ai redditi nell’anno d’imposta nel 2008.
I numeri che sono stati diffusi dall’agenzia delle entrate, sono veramente pochi, quindi è difficile stilare una situazione esatta e delineata.
Comincia finalmente la moratoria sui mutui.Dalla data odierna, le famiglie italiane che faticano a pagare la rata del mutuo perché hanno perso l’occupazione o a causa di altre situazioni negative che sono accadute nel 2009, hanno la facoltà di richiedere alla propria banca la sospensione delle rate per un periodo massimo di 1 anno.
Abbiamo cominciato parlando delle principali caratteristiche sulla moratoria dei mutui, http://www.risparmiosoldi.it/prestiti-mutui/ecco-la-moratoria-sui-mutui/ , ma è bene approfondire un argomento che riguarderà veramente un gran numero di famiglie italiane, che si trovano in situazioni di difficoltà economica.
Finalmente il nostro paese si distingue anche per qualche record positivo: l’Italia è infatti al primo posto nella produzione di macchine utensili a deformazione, guidando la classifica davanti a colossi come Cina, Germania e Giappone, con un ricavo stimato in oltre 2,6 miliardi di euro.
Il bollettino mensile della Bce che si riferisce a gennaio non lascia presupporre nulla di buona: la disoccupazione nell’unione europea dovrebbe infatti continuare a crescere, smorzando così l’aumento dei consumi.
Una revisione che tende verso l’alto alle stime delle entrate 2010: questo in sintesi il pensiero del direttore del dipartimento delle finanze del ministero dell’Economia, Fabrizia Lapecorella, durante un’audizione della commissione Finanze della Camera.
L’aggiornamento avverrà in concomitanza con il Patto di stabilità e la revisione si è resa necessaria a causa del netto miglioramento delle stime della situazione macroeconomica.
Le previsione del pil, stimate nel documento programmatico stilato del governo, sono quindi salite dallo 0,7% all’1% attuale: questo significa che anche le stime delle entrate tributarie avranno bisogno di una revisione al rialzo.
In un periodo di crisi come quello che sta attraversando il Paese sembra quasi scontata l’inarrestabile ascesa e l’implacabile diffusione di banconote false che si aggirano negli esercizi commerciali di tutta la penisola.
Nel secondo semestre dell’anno appena trascorso, il numero degli euro contraffatti è cresciuti dell’8% rispetto agli anni precedenti, difatti la Banca Centrale Europea ha appena pubblicato notizie in merito che segnalano un forte aumento in tale direzione.
Secondo molti addetti ai lavori il 2010 sarà l’anno in cui l’Europa riuscirà finalmente a rialzarsi, ma sarà una crescita multi-speed, seguendo la definizione del Fondo monetario internazionale.
La situazione pare stia volgendo al meglio, garantendo delle prospettive molto più chiare rispetto all’anno appena trascorso.
Questo per quanto riguarda l’Europa, ma per il nostro paese?