Termini Imerese, spiragli per il futuro

Notizia importantissima per tutta l’industria italiana ha preso piede in questi giorni, a dir la verità si parlava di ciò che sto per dirvi da lungo tempo, addirittura da fine agosto, ma solo nella giornata di ieri pare ci siano state le prime vere conferme di una trattativa che potrebbe scongiurare la chiusura di una fabbrica Fiat e la perdita di migliaia di posti di lavoro.

Tamoil, in chiusura la raffineria di Cremona centinaia di posti lavoro a rischio

Gravi problemi in vista, la Tamoil, nota azienda libica, ha confermato di voler chiudere la sua raffineria di Cremona e di trasformarla in un mero deposito, a niente dunque sono serviti i buoni uffici del nostro governo con quello libico, a meno che non si pensi al bunga bunga che il nostro Presidente del Consiglio ha imparato proprio da Gheddafi (questo almeno a loro dire).

Pomigliano D’Arco, si riprende tra le tensioni

Ore di tensione a Pomigliano D’Arco davanti alla fabbrica FIAT, dopo le parole dure di Marchionne ed il piano che l’azienda torinese sta mettendo in atto, c’è fortissima preoccupazione tra gli operai della fabbrica, la situazione, lo sappiamo, è estremamente delicata, si sà infatti che la situazione delle due linee produttive della fabbrica, e i destini degli operai ad esse destinate, sono infatti molto differenti.

Italia penultima al mondo secondo il Fondo Monetario Internazionale

Il Fondo Monetario Internazionale continua a dipingere un quadro nero, anzi nerissimo, della crisi ed in questo quadro emerge con una certa chiarezza lo stato del nostro paese. Il Governo continua a dichiarare che tutto va bene e che il Bel Paese si tiene a galla in maniera egregia, di questo ne siamo sicuri, il popolo italiano è uscito da situazioni ben peggiori, ma siamo sicuri che tutto vada bene?

L’FMI ha rilasciato una classifica degli ultimi dieci anni, basata sulla crescita della ricchezza, ebbene l’Italia si è piazzata al 179° posto su 180, ossia penultima, anche se sarebbe meglio dire ultima visto che il fanalino di cosa è Haiti, paese che ha subito una catastrofe immane appena un anno fa.

Doppio lavoro e lavoro nero

Doppio lavoro e lavoro in nero non accennano a diminuire nel nostro paese, l’Istat qualche tempo fa aveva lanciato i primi dati che facevano emergere questo fatto, ora dopo una accurata analisi, emergono maggiori dettagli. Il doppio lavoro è una costante nel nostro paese, la crisi ha colpito duramente i consumi delle famiglie italiane e in molti ricorrono ad un secondo impiego.

Isae, cresce la fiducia delle imprese in Italia

I numeri sono sempre freddi e certo non riescono mai a dare la reale percezione di come possa andare un paese, o meglio come l’economia di quel paese stia reagendo ad una crisi, tuttavia gli istittuti di statistica hanno il compito di analizzare perennemente ed a cadenze regolare la situazione, e finalmente arriva qualche notizia positiva per la martoriata Italia.

Unicredit – Sindacati, raggiunta l’intesa sugli esuberi

Firmato nella notte un accordo molto importante tra i sindacati ed Unicredit. L’importante istituto bancario è infatti impossibilitato a mantenere l’attuale organico e ha annunciato tempo fa diversi tagli; dopo l’accordo, firmato nella notte, l’importante società ha trovato il modo di sfoltire il proprio organico senza creare nuovi disordini, ovviamente non si tratta di buone notizie ma perlomeno si è riusciti in qualche modo ad arginare il problema.

Italia, dilaga il doppio lavoro

Il fenomeno del doppio lavoro è piuttosto radicato in Italia, molti ricorrono infatti ad un secondo impiego in nero che affiancano alla attività principale in modo da arrotondare ulteriormente lo stipendio. La situazione dell’economia globale tende a favorire il diffondersi di questa tendenza (sempre ammesso che si trovi un altro lavoro), e spesso un impiego lo si trova perché si è disposti a prendere un stipendio in nero, il che accontenta chi lavora ma anche e sopratutto il datore di lavoro.

Italia, dieci anni nerissimi per i lavoratori

Una complessa ricerca dell’Ires Cgil ha messo in questi giorni in luce il percorso compiuto dai salari dei lavoratori nell’ultimo decennio rivelando alcune cose francamente inquietanti. Che tutto non andasse per il meglio è, ed era, facilmente intuibile, tuttavia i numeri lasciano veramente allibiti perché mettono nero su bianco le perdite avute ed il mostruoso passo indietro compiuto nei confronti dei lavoratori.

Termini Imerese, futuro indiano?

Nuove importanti novità per lo stabilimento siciliano di Termini Imerese. L’impianto, faro del lavoro per la Provincia di Palermo dove lavorare è quasi un’utopia, è destinato ad essere dismesso non appena terminerà, nel 2011, la produzione della Lancia Ypsilon, che al momento viene assemblata proprio da queste parti. L’attenzione di molti è rivolta ad evitare la chiusura dell’impianto e come già rilevato altre volte molti contatti sono stati avviati.

Tredicesima: ipotesi di detassazione in base al reddito

Lo Stato potrebbe detassare la tredicesima a ben 27,3 milioni di italiani, tra lavoratori dipendenti e pensionati, con un costo pari a 5,47 miliardi di euro che, nelle tasche delle famiglie, potrebbero contribuire a rilanciare i consumi da qui ai prossimi mesi. E’ questa, in estrema sintesi, una proposta di detassazione delle tredicesime presentata dalla Confcommercio e caratterizzata da una detassazione decrescente all’aumentare del reddito percepito dal lavoratore con contratto di lavoro subordinato, a tempo determinato o indeterminato, oppure dal pensionato.

Sgravi fiscali per familiari a carico: la domanda scade il 13 novembre per i pensionati Inpdap

Il 13 novembre scade il temine per i dipendenti pubblici a riposo per presentare la dichiarazione relativa al 2009. La Finanziaria 2008 ha stabilito che il lavoratore dipendente o pensionato, per beneficiare delle detrazioni d’imposta, deve dichiarare annualmente di averne diritto, indicando le condizioni di spettanza nonché il codice fiscale delle persone per cui usufruisce delle detrazioni.