Italia al secondo posto per lavoro in nero

L’istituto tedesco IAW di Tubinga ha pubblicato i risultati di uno studio sulla ricchezza prodotta in nero in Europa, con particolare attenzione a quei paesi in cui la maggiore difficoltà economica coincide con un acuirsi del problema. Il Paese con la percentuale di Pil del lavoro in nero più alta è la Grecia con un 24,8%, appena tre punti sotto e in seconda posizione nella nefasta classifica si attesta l’Italia.

Italia, dilaga il doppio lavoro

Il fenomeno del doppio lavoro è piuttosto radicato in Italia, molti ricorrono infatti ad un secondo impiego in nero che affiancano alla attività principale in modo da arrotondare ulteriormente lo stipendio. La situazione dell’economia globale tende a favorire il diffondersi di questa tendenza (sempre ammesso che si trovi un altro lavoro), e spesso un impiego lo si trova perché si è disposti a prendere un stipendio in nero, il che accontenta chi lavora ma anche e sopratutto il datore di lavoro.

Il lavoro in nero e la sicurezza: indagini impietose

Al Sud, ma non solo, il problema del lavoro in nero è una piaga sociale difficile da smantellare e le indagini riferite a questa situazione parlano chiaro e confermano le preoccupazioni del governo.

In base a delle statistiche ottenute dall’Ispettorato provinciale del lavoro, nel corso dello scorso anno gli accertamenti svolto nelle imprese e azienda del sud sono stati 1475, di cui 1114 ispezioni, attuati in particolar modo con dei sopralluoghi sui posti di lavoro.