Incentivi al lavoro dalle Regioni: previsti un miliardo di euro

Se i dati sull’ occupazione continuano ad essere preoccupanti, allora ci si aspetta che chi amministra si renda conto che è importante mettere a punto delle iniziative, volte ad incentivare l’occupazione giovanile. Il monito del Presidente Della Repubblica è stato infatti molto chiaro: bisogna investire sui giovani e offrire a questa generazione le più adeguate opportunità. E’ con questa premessa che si possono annunciare alcune interessanti iniziative sul fronte degli incentivi all’occupazione.

Il monito di Tremonti, “La crisi non è finita”

La crisi è finita? E’ possibile tornare davvero a risparmiare soldi per le famiglie, sembrerebbe proprio di no, mancanza di lavoro, prezzi alti, salari bassi, tutto sembra dire proprio che la crisi sia in pieno svolgimento. Eppure qualcuno ha avuto l’ardire di sostenere che in realtà la fase peggiore è passata, forse, ma se non siamo nell’occhio del ciclone non possiamo neppure dire di esserci allontanati di molto.

“Vieni via con me”, succede in Italia

Un successo annunciato quello di “Vieni via con me” che ieri sera ha preso il via sulla terza rete nazionale, quella più difficile da raggiungere con il digitale terrestre imposto dal nostro governo, nelle zone dove il segnale di questa “futuribile” tecnologia è ancora molto, troppo, debole.

Isae, cresce la fiducia delle imprese in Italia

I numeri sono sempre freddi e certo non riescono mai a dare la reale percezione di come possa andare un paese, o meglio come l’economia di quel paese stia reagendo ad una crisi, tuttavia gli istittuti di statistica hanno il compito di analizzare perennemente ed a cadenze regolare la situazione, e finalmente arriva qualche notizia positiva per la martoriata Italia.

Ocse: leggero calo dei disoccupati

Leggeri miglioramenti nel mese di agosto, per quanto riguarda il tasso di disoccupazione all’interno dei paesi Ocse, che è diminuito nella media dallo scorso 8,6% all’attuale 8,5%.
Registra dei buoni dati anche l’Italia, la cui percentuale va dall’8,4% di luglio agli 8,2 punti percentuali del mese di agosto.
Tuttavia, il nostro paese resta ancora ben distante rispetto alla Germania ( 6,8%), Olanda (4,5%), Giappone (5,1%) e Austria (4,3%).
Bisogna anche sottolineare, però, che i dati registrati dal nostro paese sono migliori rispetto a quelli della Francia e degli Stati Uniti.
I tassi più alti si trovano in Spagna (addirittura al 20,5%), Slovacchia, Irlanda, Ungheria e Portogallo.

La Cgil propone una nuova riforma della cassa integrazione

L’obiettivo è quello di effettuare una riforma organica e graduale degli ammortizzatori sociali, in questo modo: la previsione di due soli istituti, cassa integrazione e disoccupazione, eliminando la persistente differenza tra cig ordinaria e quella in deroga, e l’estensione del numero degli aventi diritto ad altri 500 mila lavoratori.
La Cgil ha lanciato stamattina la sua proposta di riforma.

Confindustria: Italia più povera rispetto a due anni fa

All’orizzonte dell’economia italiana, si stanno addensando diversi nuvoloni carichi di pioggia.
Il Centro Studi di Confindustria ha infatti stimato che il 2010 terminerà con circa 480 mila persone occupate in meno in confronto a due anni.
Il prodotto interno lordo del nostro paese, inoltre, registrerà una crescita minore rispetto alle previsioni fatte ad inizio anno.
In base a questi dati, sarà doveroso pazientare fino al 2013 prima di registrare di nuovo un’economia italiana in crescita come nel 2007, prima della grave crisi mondiale.

Inps: forte aumento della Cig in deroga

Da gennaio a settembre, l’Inps ha comunicato di aver dato il via libera alle aziende per quanto riguarda l’autorizzazione di 826,4 milioni di ore di cassa integrazione, con un aumento pari a circa il 60,5% in confronto allo stesso periodo del 2009.
Questo esagerato incremento si deve attribuire, seppur in parte, ad una fattore già identificato.

Notai e avvocati: gli effetti della crisi cominciano a colpire i redditi

Anche i professionisti devono fare i conti con la crisi.
I fatturati sono in netto calo e gli assegni previdenziali stanno soffrendo moltissimo. Le previsioni che si possono fare in base ai dati delle casse professionali, sono molto diverse da quello scenario preventivato ai primi timidi cenni della crisi finanziaria ed economica che ha colpito tutto il mondo nell’ultimo biennio.