Confindustria: no all’emendamento sul recupero dei crediti fiscali

I provvedimenti che sono presenti all’interno della finanziaria redatta dal governo, che si riferiscono alla riscossione e compensazione dei debiti e crediti fiscali nei confronti dell’amministrazione, danno non pochi motivi di preoccupazione alle imprese italiane. In questo senso, va interpretato l’ammonimento di Confindustria, approvato anche da Rete Imprese: non servirebbe a nulla l’approvazione della misura che raddoppia la durata massima della sospensione giudiziale riguardante gli atti di recupero dei crediti nei confronti dell’amministrazione, per il semplice motivo che la durata media di questi procedimenti, supera in realtà, e anche di molto, i 700 giorni.

Bankitalia: bene la manovra, anche se il Pil calerà dello 0,5%

Con un livello paritario di tutte le altre condizioni, il biennio 2011-2012 potrebbe riservare al nostro paese, grazie alla manovra messa in atto dal governo, la riduzione della crescita del Pil, su termini che si aggirano intorno allo 0,5%, se non di più, mediante una compressione effettuata sui consumi e sugli investimenti.
E’ quanto sostenuto dal direttore della ricerca economica di Bankitalia, Salvatore Rossi che, parlando al Senato, ha sottolineato come gli effetti della finanziaria sui prezzi al consumo non sarebbero di grande impatto: è in pratica quanto affermato anche dalla Corte dei Conti e dall’Istat.

Manovra finanziaria: i giovani andranno in pensione a 70 anni

Un vero e proprio braccio di ferro: è quanto si sta verificando tra Roma e Bruxelles e l’argomento è, ovviamente, quello delle pensioni. Una novità, abbastanza a sorpresa, spunta dalla manovra e dalla riforma Sacconi-Tremonti, che dà il via ad una vera e propria rivoluzione dell’età pensionabile.
Secondo le direttive dell’Unione Europea, il nostro paese dovrà obbligatoriamente alzare la soglia dell’età pensionabile da 60 a 65 anni, per quanto riguarda le dipendenti pubbliche.

Pensioni: i dettagli della nuova manovra

Ecco quali sono i principali cambiamenti riguardanti le pensioni, contenuti nella manovra finanziaria del governo.
Il decreto prevede innanzitutto dei tempi lunghi dal prossimo gennaio sia per la vecchiaia che per l’anzianità: l’attesa sarà di un anno dalla data di maturazione dei requisiti, per i dipendenti pubblici, mentre negli altri casi salirà a 18 mesi.

Manovra: blocco degli stipendi statali e tagli alla scuola

Da oggi e per i prossimi tre anni gli stipendi dei dipendenti statali dovranno fare i conti con una perdita media di 1700 euro.
Questi soldi, che sarebbero stata naturale conseguenza dei rinnovi contrattuali e degli avanzamenti di carriera, sono stati tolti dalla nuova manovra correttiva del Governo.
I redditi degli statali verranno così bloccati, a prescindere dal costo della vita.
Una manovra che non presenta grandi tagli, ma un numero considerevole di freni, che spazia in settori dalla sanità alla scuola, dalla magistratura agli enti locali.
Secondo le stime della Fic-Cgil, alla fine di questa manovra, l’Università avrà 26500 precari in meno, di cui 20 mila sono insegnanti a contratto.

Finanziaria: vediamo le principali novità

Approfondiamo la questione relativa a diversi argomenti presenti nella manovra per risanare i conti pubblici, firmata dal presidente della Repubblica e pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
E’ ancora presente l’articolo 52, in cui è previsto, per quelle fondazioni bancarie che possiedono partecipazioni in altre società bancarie, il controllo da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Manovra: i magistrati insorgono

I tagli previsti dalla manovra economica andranno a toccare anche gli stipendi dei magistrati e, questo proposito, insorge il presidente dell’Anm (Associazione nazionale magistrati), Luca Palamara, che è intervenuto alla fine dell’incontro con Gianni Letta, il sottosegretario della Presidenza del Consiglio. I magistrati affermano di avere in serbo una sciopero per protestare contro i tagli che sono contenuti nella manovra economica varata dal govenro. Letta, nell’incontro avuto con Palamara, ha confermato tutti i provvedimenti di riduzione , confermando i tagli che erano stati annunciati.

Draghi approva la manovra finanziaria, ma auspica anche delle riforme strutturali

Se le critiche alla manovra approvata dal governo arrivano quasi da ogni parte, dalla Banca d’Italia, invece, c’è una certa condivisione sui tagli previsti dal provvedimento dell’esecutivo. Secondo Mario Draghi, infatti, la manovra economica non rappresenta una zavorra, bensì un intervento giusto e corretto di riduzione della spesa primaria, anche se deve essere sostenuta da un deciso rilancio della crescita del paese.

Manovra nel caos: alcune misure dividono la stessa maggioranza

Un caos: è quello provocato dalla manovra che ha come obiettivo il risanamento dei conti pubblici.
Anche il ministro Bondi, ovviamente appartenente alla coalizione di governo, comincia a manifestare un certo malcontento per quanto riguarda i tagli alla cultura, soprattutto per la maniera con cui sono stati adottati.
Allo stesso modo, le riduzioni imposte a Regione, Province e Comuni, vede il formarsi di un ente comune in aperto contrasto contro l’esecutivo.

Confindustria: ok alla manovra, ma servono riforme per sostenere lo sviluppo

Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, manifesta la sua piena approvazione alla manovra sui conti pubblici messa in atto dal governo, ma chiede a gran voce un ulteriore impegno accanto alla strada del risanamento, fatto di riforme che puntino a rimettere in azione lo sviluppo.
Un altro appello, la Marcegaglia lo lancia a tutti i sindacati dei lavoratori, per fare in modo di organizzare un grande Assise delle imprese e del lavoro, con dei tempi brevi, prima dell’estate.
E’ quanto contenuto nella relazione che la numero uno di Confindustria ha presentato all’Auditorium Parco della Musica a Roma.

Manovra sui conti pubblici: ecco i primi dettagli

Vediamo nel dettaglio quali sono i punti principali toccati dalla bozza sulla manovra da 24 miliardi che domani passerà al vaglio del Consiglio dei ministri. Nonostante le smentite, il condono edilizio è presente, anche se il governo lo definisce “una sanatoria catastale”, con la possibilità, per gli interessati, di dichiarare l’aggiornamento catastale con sanzioni pari ad un terzo rispetto a quelle normalmente previste.

Via libera alla Finanziaria: 3,4 milardi spalmati su 3 anni

Via libera alla Finanziaria 2010 da parte del Consiglio dei ministri, che si è riunito a Palazzo Chigi dopo l’incontro fra il governo e le parti sociali avvenuto lunedì e la riunione del Cipe, che ha approvato la relazione previsionale programmatica e la nota di aggiornamento al Dpef. È una manovra “leggera”, composta da tre articoli e una trentina di tabelle: il valore totale è di 3,4 miliardi, spalmati nel triennio 2010-2012.