Spin-off in casa Fiat

Giornata storica quella di ieri per la Fiat, il gruppo torinese, al centro di forti contestazioni riguardanti i licenziamenti nei suoi stabilimenti italiani, si è data molto da fare in questo periodo e, sopratutto dopo l’acquisizione di Chrysler, ha dato il via ad una stagione di rifondazione volta all’uscita dal tunnel della crisi che ha colpito un po’ tutte le case produttrici dando una svolta alla lunga storia dell’azienda.

Fiat: adesso si attende l’intervento del governo

Dopo l’esito, sicuramente non soddisfacente per il Lingotto, tutti si domandano se la Fiat vorrà continuare nella strada degli investimenti di 700 milioni di euro, previsti per la riorganizzazione dello stabilimento di Pomigliano. La risposta ancora non c’è: ieri in casa Fiat non si è mosso un dito per via della festività di San Giovanni, patrono di Torino, ma i tempi si potrebbero allungare fino al momento in cui non si riaprisse un dialogo.

Fiat: Marchionne promuove l’emissione di bond Fiat

Le emissioni di bond in questo momento di tassi sono «un affarone». Lo dice l’ad di Fiat, Sergio Marchionne, commentando il successo dell’emissione Eni. Sui mercati, ha infatti sottolineato, «c’è una situazione che andrà a migliorare nei prossimi mesi, il mercato si è sgonfiato dalla paura che aveva. Si cominciano a vedere i risultati della ristrutturazione che gli industriali hanno fatto in questi mesi».

Accordo Fiat-Chrysler raggiunto

NEW YORK  – Fiat e Chrysler “hanno raggiunto un accordo”. Lo ha annunciato Barack Obama. “Oggi sono stati fatti i passi necessari per ridare a Chrysler una nuova vita”, ha aggiunto il presidente, ”L’accordo con Fiat offriva a Chrysler una chance di un brillante futuro. Fiat si e’ impegnata a lavorare con Chrysler per costruire nuove auto e motori verdi in America “.

Marchionne: «Servono azioni di sostegno al settore auto a livello europeo»

TORINO – Fiat chiede interventi di sostegno al comparto auto a livello europeo. «La decisione di Moody’s di porre sotto osservazione il rating della Fiat ( Moody’s ha messo i rating della casa automobilistica in revisione per un possibile downgrade a “junk” ndr) è strettamente collegata alla generale situazione di difficoltà che sta attraversando il comparto automobilistico a livello mondiale».