Mutuo a tasso zero per ristrutturazioni eco

mutuo a profitto per ristrutturazioni a risparmio energeticoFino a 50mila euro da restituire in 7 anni si possono ottenere dalla Banca di Credito Cooperativo di Inzago e la Provincia di Milano per ristrutturare la propria casa in senso ecologico.

La condizione di accesso al prestito e’ che la ristrutturazione porti ad un risparmio energetico, sono contemplati la sostituzione degli impianti termici, i cappotti isolanti per tetto e pareti, la posa di doppi o tripli vetri, le pompe di calore geotermiche e l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria.

Mutui, il Tar cancella 10 milioni di multe a 20 banche

Erano state sanzionate dall’Antitrust. Negativi i commenti dei consumatori.
L’Antitrust fa  e il Tar disfa. Ieri il Tribunale amministrativo del Lazio ha “disfatto” la multa di 10 milioni di euro comminata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato ad un gruppo di 20 banche per pratiche commerciali scorrette: ovvero la mancata applicazione delle disposizioni contenute nel decreto Bersani, che prevedeva la portabilità gratuita dei mutui, ossia la possibilità di trasferirli da una banca all’altra senza oneri a carico dei clienti.

Calcolo Mutuo: attenzione alla rata. Deve essere sostenibile

Quello attuale è un momento molto particolare per sottoscrivere un mutuo. Nonostante i tassi di interesse bassi, infatti, bisogna fare molta attenzione ai mutui offerti dagli istituti di credito, i quali, anche a causa dei rischi legati al mercato del credito, stanno rivedendo verso l’alto gli spread vanificando, anche se solo in parte, la discesa dell’euribor e dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea.

Rottamare il mutuo a tasso fisso per uno variabile? Una scelta pericolosa

Di fronte al calare del tasso Euribor, che spinge al ribasso la rata dei mutui, sembra che aumentino le famiglie tentate dal passaggio di un mutuo a tasso fisso, stipulato quando i tassi erano un paio di punti più alti di adesso, ad uno a tasso variabile.

Si tratta di una scelta pericolosa, che viene da considerare collegata alla politica superficiale di “soccorrere” solamente chi ha scelto un mutuo a tasso variabile, con l’esito prevedibile di diffondere la convinzione che “se le cose vanno male il costo finisce sule spalle lo Stato”.

Italia: il mutuo più caro dell’Euro-reame!

Sono i più cari di tutta l’Unione! I mutui accesi a novembre nel nostro Paese, sono costati lo 0,32% in più rispetto alla media dei Paesi del Vecchio Continente.

Certo la situazione sembra essere migliorata stando ai dati dell’ultimo bollettino della Banca europea elaborati dall’associazione Adusbef.
Il mese precedente infatti registrava un divario dello 0,56%, ma di fatto portiamo ancora la maglia nera sul costo dei mutui in Europa.

Tasso fisso. Al momento, confrontando i tassi effettivi (comprensivi degli interessi e di altri eventuali oneri accessori) offerti sul sito di intermediazione www.mutuionline.it la soluzione più cara è quella di Bnl che pratica un tasso fisso del 6,04 per cento.

Su cosa si apre l’ombrello anti-crisi?

A riportare il sereno sui bilanci familiari e imprenditoriali un ventaglio piuttosto ampio di misure anti-crisi.
Il Governo ha infatti destinato 5 miliardi di euro a sostegno di imprese e privati che spaziano dal bonus per le famiglie in difficoltà all’intervento a sostegno di chi ha un mutuo a tasso variabile, dai bond per aumentare la patrimonializzazione delle banche all’iva per cassa, fino ai provvedimenti più discussi, il raddoppio dell’aliquota Iva di Sky e l’impegno del governo a stipulare nuovi accordi bilaterali per le rotte su Malpensa. Il cosiddetto decreto anti crisi ha appena varcato la soglia del Senato per ottenere il via libera dopo l’approvazione (con fiducia) alla Camera.

Il mutuo non cala la rata

La crisi è ancora di casa! Mentre i tassi della Banca centrale europea scendono, le rate rimangono ferme (cioè ancora molto care). I mutui indicizzati non sono infatti legati direttamente al tasso Bce, ma dipendono dall’Euribor, il tasso stabilito da 46 banche europee che rappresenta il costo al quale i principali istituti di credito si scambiano il denaro. Ma di chi è la colpa? Semplicemente del continuo aumento dell’Euribor che dalla seconda metà del 2007 è cresciuto progressivamente proprio perché il suo valore dipende dalla facilità con cui le banche si prestano il denaro.

Intesa cartolarizza mutui: operazione da 13 miliardi

Intesa SanPaoloBanche. L`istituto riacquista i bond lanciati per potersi finanziare presso la Bce Intesa cartolarizza mutui:da 13 miliardi operazione In Italia 55 miliardi di emissioni negli ultimi due mesi Morya Longo E tre. Intesa Sanpaolo ha effettuato la terza cartolarizzazione delle ultime due settimane. Ieri ha infatti “trasformato” un pacchetto di 193mila mutui in 13 miliardi di euro di obbligazioni.

Il microcredito non conosce crisi

C’è un settore della nostra economia che non sta subendo grossi effetti negativi dalla crisi economica attuale: il microcredito. Questo è nato come una forma di aiuto ai “nuovi poveri”, ossia quelle persone che vivono in Paesi sviluppati, ma che stanno sotto la soglia della povertà. Questo tipo di credito è risultato come un business in forte ascesa.

Mutui a tasso fisso: scende la soglia ad usura

La Banca d’Italia, in accordo con le consuete variazioni su base trimestrale, ha reso noti i nuovi livelli di tassi ad usura per i mutui, sia a tasso fisso che a tasso variabile, per i finanziamenti, i prestiti personali ed il leasing. In particolare, per i mutui a tasso fisso il livello dei tassi ad usura a partire dal prossimo anno scende di oltre un punto percentuale, dal 9,12% all’8,09%.

BoT e CTz, forte domanda spinge calo dei rendimenti

Rendimenti in forte calo per i BoT e i CTz. I Buoni semestrali sono stati collocati con un rendimento lordo semplice del 1,902% (1,25% il netto), in calo di 0,561 punti, ai minimi da marzo 2004. In deciso ribasso anche il rendimento del CTz scadenza 30 settembre 2010, offerto in settima tranche: il tasso lordo semplice si è attestato al 2,969% (2,84% netto), in flessione di 0,297 punti rispetto al precedente collocamento e ai minimi da febbraio 2006.