Record Disocuppazione in Italia.. il Bel Paese Trema!
L’Italia può vantare un nuovo e triste record. A quanto pare da alcune recenti indagini è emerso che ad oggi gli italiani disoccupati hanno raggiunto quota 2 milioni e 870 mila. Uno dei livelli più alti mai raggiunti dal gennaio del 2004. A darne notizia l’ultima rilevazione Istat che ha messo a confronto i numeri ottenuti da dati provvisori e destagionalizzati.
Nè mammoni, nè bamboccioni, semplicemente poveri
A volte vengono accusati di essere “mammoni“, altre vengono invece definiti “bamboccioni“, tutto questo poichè la permanenza a casa di mammà è decisamente più elevata per i ragazzi della penisola italiana rispetto alla media di tutto il continente europeo.
Riduzione dei precari: adesso gli sportelli unici sono davvero a rischio
Questo è un colpo che può davvero portare effetti negativi devastanti negli sportelli unici per l’immigrazione delle questure italiane. Basta un solo comma alla manovra del governo, per spargere il caos negli uffici che hanno il compito di verificare e regolamentare gli stranieri. Stiamo parlando del comma 28, art.9 del Dl 78/2010: questa innovazione introduce il dovere, da parte di Stato ed enti pubblici, di tagliare del 50%, in confronto al 2009, la spesa che riguarda il personale a tempo determinato o assunto attraverso convenzioni.
Posti di lavoro sempre più precari
Ormai la situazione di chi cerca lavoro è arrivata al limite del drammatico: obbligati a provare a combattere per i pochi posti rimasti.
Le occasione di impiego, chi è baciato dalla fortuna a trovarle, si tramutano sempre in una situazione di altissima precarietà.
Precari della Sanità contro il commissario governativo del Lazio
Ormai è piena guerra per i precari ospedalieri contro i tagli imposti dal commissario governativo.
Oltre duemila tra medici e infermieri sono infatti pronti all’azione di bloccare i vari centri sanitari del Lazio: tutto questo perché gli accordi, risalenti all’estate scorsa, in cui si prevedeva la loro stabilizzazione, mediante un sistema di concorsi pubblici lungo tre anni, sono di fatto saltati.
Per quale motivo?
Scuola: passato il decreto salva-precari
Ottiene il via libera definitivo del Senato il decreto sui precari della scuola. Il testo, approvato con 137 sì di Pdl e Lega, 113 no di Pd e Idv, è legge, senza alcuna modifica rispetto all’esame della Camera. Il provvedimento tenta di mettere ordine nel settore dei precari, garantendo la continuità del servizio scolastico per quest’anno scolastico. Oltre ad aver espresso soddisfazione per l’approvazione del provvedimento il Ministro dell’Istruzione ha anche sottolineato come non ci siano stati tagli su ricerca e insegnanti di sostegno.
Tremonti: il lavoro a tempo indeterminato migliora la vita delle persone
Mentre il Governo si prepara a licenziare i precari della scuola o a renderli tali a vita, il ministro Tremonti scopre ‘il male della mobilità’ e chiude con l’era del ‘modello americano’. A sorpresa, torna ad elogiare il posto di lavoro a tempo indeterminato, al punto da individuarlo come ‘la base della stabilità sociale’. La ‘svolta’ tremontiana viene presentata a Milano, al convegno promosso dalla Bpm sulla partecipazione dei lavoratori all’azionariato delle imprese.
Nel 2010 disoccupazione in aumento in Italia
L’Ocse lancia l’allarme disoccupazione in Europa, e avverte: se per alcuni Paesi si può dire che il peggio sia passato, per altri, come Italia, Francia e Germania, la gran parte dei guai per i lavoratori devono ancora arrivare. Nell’outlook sull’occupazione 2009 che è stato presentato ieri, l’Ocse afferma che la crisi finanziaria e economica, ”la più grave di questi ultimi cinquant’anni”, si è rapidamente trasformata in una crisi dell’occupazione e le prospettive a medio termine ”non sono incoraggianti”.
Scuola: coperture a precari e indennità a chi resta senza lavoro
Accesso preferenziale alle supplenze brevi e a progetti scolastici speciali (sostegno agli studenti in difficoltà, lotta alla dispersione scolastica), possibilità di essere inseriti in iniziative integrative organizzate dalle singole Regioni. Si apre un paracadute per i supplenti della scuola che sono rimasti senza contratto.
Scuola: intesa Inps Regioni per salvare i precari
Il provvedimento salva-precari, che riguarda circa 16mila docenti e amministrativi, tecnici ed ausiliari della scuola che dal 1 settembre rimarranno senza lavoro, potrebbe essere adottato grazie a una convenzione Miur-Inps-Regioni. Il piano, bocciato dal ministero dell’Economia e quindi non incluso come sperava il ministro Gelmini del decreto anti-crisi approvato dal Senato, verrà esposto martedì dal ministro dell’Istruzione ai sindacati che tanto avevano spinto per la sua approvazione.
Il DL sugli incentivi ora è legge
Con 164 voti a favore, 119 contrari e 2 astenuti il Senato ha approvato la fiducia ed il decreto sugli incentivi. Il provvedimento, che scadeva il 12 aprile prossimo, è stato convertito e dunque ora è legge.
Reddito minimo garantito: il Lazio vuole sperimentarlo
Parte dal Lazio la sperimentazione del reddito minimo garantito. “Portiamo nella nostra regione un modello di tutela presente in tutti i Paesi europei più avanzati, la Francia, l’Austria, il Belgio, l’Olanda, i Paesi scandinavi e anglosassoni”, ha annunciato il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, aprendo il 4 marzo il dibattito del Consiglio regionale sulla legge per il reddito minimo di cittadinanza.
Governo, via libera a pacchetto-precari
ROMA (13 marzo) – Velocizzazione delle procedure per la concessione e l’erogazione degli ammortizzatori sociali e raddoppio dell’indennità di disoccupazione dei Co.co.pro. dal 10% al 20% dell’ultima annualità percepita. Sono alcune delle novità introdotte dal nuovo pacchetto di norme per i lavoratori precari approvato dal Consiglio dei ministri.
Continua il calo dei consumi. E’ necessario rilanciare la domanda
“L’ennesima conferma del crollo dei consumi, che noi purtroppo avevamo già ampiamente previsto, giunge anche da Confcommercio” – dichiarano Adusbef e Federconsumatori.
Secondo i dati pubblicati oggi, nel gennaio 2009, vi è stata un’ulteriore riduzione del 4,6%. Preoccupante è soprattutto la costante riduzione dei consumi alimentari.