A quanto pare, nonostante la riforma del titolo V della costituzione che mira alla ripartizione delle competenze ottimizzando il lavoro di enti regionali e statali, sembra che nel periodo compreso tra il 2000 e il 2008 si sia registrato un forte aumento del personale pubblico pari al 2,6% nel settore centrale mentre si è assistito, al contempo, ad una diminuzione di 6,8 punti a livello regionale, provinciale e comunale. Ad attestarlo l’Osservatorio sul Federalismo, costola di Unioncamere e Regione Veneto che ha denunciato l’idiosincrasia di fondo, sottolineando in più, l’incoerenza delle manovre governative, dimostrando invece che se tutte le regioni applicassero i parametri indicati, si raggiungerebbe un risparmio pari a 11 miliardi di euro.