Tares rinviata, prima rata a luglio

Finalmente è arrivata una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo alle famiglie italiane: il pagamento della prima rata della Tares, la nuova tassa sui rifiuti, è slittato da aprile a luglio 2013. A questo punto tra gli italiani c’è chi sogna in un prossimo addolcimento del peso dell’imposta, speranza ben riposta date le imminenti elezioni politiche che sono la causa prima della decisione presa ieri in parlamento dal Senato.

Caro vita alle stelle, ecco gli aumenti del 2013

Che nessuno si aspettasse che con il nuovo anno si risolvessero tutti i problemi di natura economica in Italia è un dato assodato, ma che addirittura le cose peggiorassero con un ulteriore aggravarsi della crisi era opinione di pochi. In realtà le speranze degli italiani, in buona parte legate alle imminenti elezioni politiche, sono dure a morire.

Tassa sui ricchi: il fronte contro la proposta di legge

In Italia è sempre la stessa storia: nessuno si azzarda mai a scatenare un grande polverone quando il governo chiede gravi sacrifici economici alle classi più in difficoltà, il fine giustifica i mezzi e salvare il Paese dalla bancarotta è l’assoluta priorità. Tuttavia è bastata una semplice proposta di legge per introdurre una tassa per i redditi più alti per sollevare uno scandalo mediatico senza eguali. Pdl e Confindustria hanno fatto fronte comuneper salvaguardare lo 0,4% della popolazione italiana

In arrivo nuovi balzelli per i conti corrente detenuti all’estero

Cattive notizie per i titolari di conti correnti all’estero. È in arrivo infatti un nuovo balzello che andrà a colpire proprio i conti correnti svizzeri dei frontalieri. Ancora non se ne conoscono bene i dettagli e per ora pare che la notizia sia ancora piuttosto fumosa, di certo c’è soltanto l’effettiva introduzione da parte del governo di una nuova tassa che andrà a snellire i conti dei lavoratori frontalieri i quali detengono conti correnti stipulati oltre il confine.

Berlusconi: no alla Merkel sulla tassa sulle transazioni finanziarie

Il vertice svoltosi a Bruxelles venerdì scorso, ha visto l’Italia protagonista di un rifiuto netto e deciso, riguardante la proposta di introdurre una tassa europea sulle transazioni finanziarie. La posizione assunta dal governo italiano si mette in deciso contrasto contro quella tedesca, che invece è la promotrice di tale balzello, che non ha mai riscosso le simpatie del nostro esecutivo, nemmeno tempo addietro. La Germania, a cui bisogna aggiungere anche la Francia, ha, già da molto tempo, affermato che un’imposizione del genere sarebbe necessaria, pure se si limiti solo a livello europeo.

Tassa sui rifiuti: ottenere il rimborso sempre più difficile!

La famosa tassa sui rifiuti si sta trasformando in una vera e propria odissea per tutte le famiglie italiane che sembrano non raccapezzarsi più tra annunciati abbattimenti e imminenti rincari.

Come tutti i contribuenti hanno potuto constatare nell’ultimo periodo, i comuni di tutta Italia avevano annunciato un’abolizione dell’Iva di circa il 10% a bolletta, come stabilito dalla Corte di Cassazione.

Brunetta: Corruzione nella Pubblica Amministrazione costa 1000 euro a cittadino ogni anno

Un sistema, all’interno della P.a., che consenta di valutare i gradi di rischio corruzione. E’ la proposta lanciata dal ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, in un intervento sul Sole 24 ore. ”Considerando il fatto che la gestione e la valutazione del rischio è quasi sconosciuta nelle P.a. nessun ente sarà in grado subito di garantire una corretta gestione del rischio di corruzione. Si potrà prevedere una gradualità sull’introduzione del sistema”, spiega il ministro. Secondo cui ”è necessario lavorare sulla prevenzione e creare le condizioni perché il rischio di corruzione diminuisca e diminuisca rapidamente.

Dal 1 ottobre bolletta del gas giù dell’1,2%

Dall’ 1 ottobre le bollette del gas diminuiranno dell’1,2% mentre quelle dell’elettricita’ resteranno invariate rispetto al trimestre precedente. Lo ha stabilito l’Autorita’ per l’Energia Elettrica ed il Gas che ha fissato i prezzi di riferimento di luce e metano per il periodo ottobre-dicembre 2009. L’aggiornamento trimestrale delle condizioni economiche di riferimento, spiega l’Authority, riduce il prezzo del gas a 67,48 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse.