Tasso fisso, variabile o… misto?

Tasso fisso o tasso variabile? Nell’amletico dubbio sulla scelta del tasso ideale per iniziare il lungo viaggio del mutuo si inserisce anche il tasso misto (che consente di passare da fisso a variabile, o viceversa, nel corso del piano di ammortamento).

Mutui: Le soluzioni di Unicredit

L’acquisto di una casa comporta inevitabilmente l’esborso di una cifra monetaria tutt’altro che iniqua, perché gli immobili costano, e comperarne uno comporta un investimento iniziale che comporta certamente qualche sacrificio. Questo il motivo principale per cui risulta molto importante scegliere il mutuo giusto, in modo da poter affrontare nel modo migliore la compravendita.

Mercato immobiliare: come e quando investire?

Un periodo abbastanza critico, questo, per il mercato immobiliare che non sembra offrire grandi certezze per chi decide di comperare casa,  motivo per cui sembra essere divenuto davvero difficile cercare di scegliere il momento giusto per investire in operazioni di costruzioni o di compravendita di case, che siano esse destinate a diventate domicilio o che non siano prettamente ad uso abitativo.

L’Abi conferma: i mutui a tasso variabile in Italia sono i più bassi d’Europa

Da una recente ricerca condotta dall’Abi (Associazione Bancaria Italiana) sul costo dei mutui sia in ambito Europeo che italiano, è stato possibile risalire  grazie ai dati raccolti alle oscillazioni subite dal valore dei mutui stipulati nel bel paese.

Lo confermano i numeri, i Mutui a Tasso Fisso in Italia costano di più rispetto alla media complessiva europea, i parametri che si applicano a tale formula finanziaria, difatti, risultano essere molto meno convenienti rispetto a quelli del resto dell’area dell’Euro.

Come scegliere un mutuo conveniente?

Quando si pone la domanda “quale mutuo preferiresti scegliere e quale reputi più conveniente” con molta probabilità ognuno risponderebbe con la stessa risposta” quello che prevede tassi di interesse più basso”, ma non è detto che tale credenza sia effettivamente quella esatta.

Una volta scelto un mutuo con un tasso di interesse particolarmente basso, siamo sicuri che una volta giunti al termine del pagamento del piano di rimborso, tale mutuo risulterà essere davvero quello più conveniente?

Stabiliti da Bankitalia i nuovi parametri usurai

Notizie poco confortanti per i mutuatari ancora alle prese con il pagamento di rate e mutui, perché a quanto pare la Baca d’Italia ha innalzato i tetti massimi oltre il quale il tassi d’interesse impartiti sulle rate di rimbordo vengono definiti automaticamente, usurai.
Per tutti i mutui a tassi fisso abbiamo visto un innalzamento che va dal 6,69% all’8,04%.

Discorso diverso, invece, per tutte le stipule di mutui a tasso variabile che invece subiscono un’un abbassamento che dal 5,08% scende al 4,38%.

Per le famiglie ecco un mutuo FB fisso

Ecco un importante mutuo per le famiglie italiane: si chiama mutuo BP fisso e rappresenta un finanziamento fondiario che si contraddistingue per la presenza di un tasso fisso.

Questo particolare tasso sarà ottenuto attraverso una somma tra l’IRS di periodo e lo spread fissato dall’istituto di credito in relazione alla durata totale dell’operazione finanziaria e rimarrà sempre lo stesso per tutto il piano di ammortamento.

Prestiti auto: dove e come richiederli

I prestiti auto sono dei prestiti finalizzati in quanto vengono richiesti per un’uso specifico quale, appunto, l’acquisto dell’auto. I prestiti auto rappresentano uno strumento tra i più utilizzati nell’ambito del credito visto che per la maggior parte delle persone è indispensabile accedere ad un finanziamento per far fronte ad una spesa importante come quella di un’autovettura.

Mutui: Euribor sempre più giù ma le banche alzano gli spread

Primato dopo primato l’Euribor, il tasso che viene anche utilizzato per il calcolo delle rate dei mutui variabili, sta scivolando sempre più verso il basso. Oggi la scadenza a 1 mese è stata fissata allo 0,45%, quella a 3 mesi allo 0,77% (entrambe hanno limato un ulteriore centesimo rispetto a ieri) e anche il tasso a 6 mesi si avvicina alla soglia dell’1% (1,04%).