Investimenti: in arrivo bond dai rendimenti interessanti

In questo momento sul mercato non mancano certo le opportunità di acquisto delle obbligazioni. Negli ultimi giorni si è assistito a un proliferare di offerte, da Eni a Fiat a Bmw. Enel si affaccerà al mercato con un nuovi bond nei prossimi giorni mentre le Assicurazioni Generali hanno in preparazioni una nuova emissione obbligazionaria della durata di 15 anni.

I prezzi calano, ma c’è il timore inflazione per i prossimi anni

Il timore di una forte ondata inflazionistica nei prossimi anni sta progressivamente sostituendo, almeno in molti analisti, operatori ed investitori, quello di un collasso generalizzato del sistema bancario (e quindi di conseguenza di tutta l’economia). Sono sempre più numerose infatti le previsioni di un forte aumento della crescita dei prezzi, in conseguenza sia della grande disponibilità di massa monetaria messa a disposizione delle banche centrali, sia del notevole aumento del debito dei paesi sovrani. 

Mutui a tasso variabile: la Banca d’Italia interviene

La Banca d’Italia ancora una volta è dovuta intervenire per riportare a norma i tassi dei mutui o finanziamenti. Se consideriamo che il tasso per legge è usuraio se viene maggiorato per piu’ della meta’, era necessario porre un freno a tutti gli istituti che hanno approfittato della crisi.

Se guardiamo al trimestre precedente c’è da rilevare una netta diminuzione del tasso sulla soglia dei mutui variabili che scende al 5,085% e aumentano quelli del tasso fisso.

Mutui: novità normative e di regolamentazione del contratto

Novità normative e regolamentari in vista per i contratti finanziari come i mutui. Innanzitutto, infatti, vengono annullate (e da considerarsi come tali quelle precedentemente fatte valere in altri contesti o contratti stipulati), tutte quelle clausole che gli enti bancari presentano ai proprio clienti nel momento in cui essi chiedono la sostituzione e vanno incontro alla commissione per il massimo scoperto.

Mutui a tasso variabile: come difendersi

La tregua dei tassi ripropone con più forza il dilemma di sempre sui mutui: fisso o variabile? Con l’Euribor ai minimi storici (giovedì 0,73% la scadenza a 1 mese e 1,07% quella a 3 mesi) il confronto è in apparenza senza storia. Al giorno d’oggi la differenza tra un variabile e un fisso (legato ai tassi Irs, che invece sono di recente cresciuti) può infatti superare i 3 punti percentuali.

Mutui offset: rate giù col conto in banca

Per vedere ridurre l’importo della rata del mutuo da pagare non bisogna sperare solo che scendano i tassi di interesse. Alcuni istituti di credito, infatti, offrono anche una seconda via. Si tratta dei mutui che incorporono l’opzione offset. In cosa consiste? In sostanza, l’importo della rata è ricalcolato ogni mese in base alla liquidità disponibile su un conto corrente collegato. Più liquidità si ha sul conto (fatto salvo che non vi è nessun vincolo sul deposito ma le somme possono essere prelevate in qualsiasi momento) maggiore è l’impatto di riduzione sulla rata.

Mutui: tasso fisso alle stelle per colpa degli spread

Elio Lannutti di Adusbef ha stilato una classifica delle offerte: emerge che i mutui a tasso fisso sono soggetti ormai ad aumenti dovuti agli spread (il guadagno delle banche) di circa 4 volte rispetto ai tassi di riferimento stabiliti dalla Banca centrale europea (4,21 eurirs a 20 anni, contro tasso Bce all’1%). Ecco finalmente spiegato perchè i tassi Bce diminuiscono ma quelli dei mutui non si muovono proporzionalmente.

 

Mutui: i bassi tassi spingono forte il variabile

MILANO – Per ora, è l’unico effetto positivo della crisi. Accendere un mutuo infatti non è mai stato così conveniente come oggi. Lo certificano i continui record al ribasso dell’Euribor a tre mesi, il tasso a cui generalmente vengono indicizzati i mutui (oggi sceso all’1,281%). E anche la Banca d’Italia che nel suo ultimo Bollettino ufficiale sottolinea che il tasso medio su un mutuo di durata superiore ai 10 anni, è sceso a marzo al 5,01% (contro il 5,13% a febbraio) confermando la flessione iniziata dall’agosto scorso quando i valori si aggiravano intorno al 6,10%.

Mutui: quando conviene sostituirli

La decisione di cambiare mutuo è importante forse ancor di più di quando viene stipulato, visto che senza prestare attenzione può accadere che il nuovo mutuo a conti fatti possa essere addirittura più oneroso di quello vecchio. Di norma, il mutuatario decide di cambiare il mutuo, con la surroga o con la sostituzione in concomitanza o con variazioni del reddito familiare, o a seguito di ampie variazioni dei tassi di mercato.

Euribor a 3 mesi: nuovo minimo storico

Ancora minimi storici per i tassi interbancari. L’Euribor (Euro interbank offered rate), il tasso che gli istituti di credito applicano fra loro per i prestiti, continua a calare sulla scadenza trimestrale, portandosi all’1,38%.

Lo comunica l’European Banking Federation. Sono diminuiti anche l’Euribor a un mese e quello a una settimana che scendono, rispettivamente, allo 0,97% e allo 0,87%.

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