Mutui: Le soluzioni di Unicredit

L’acquisto di una casa comporta inevitabilmente l’esborso di una cifra monetaria tutt’altro che iniqua, perché gli immobili costano, e comperarne uno comporta un investimento iniziale che comporta certamente qualche sacrificio. Questo il motivo principale per cui risulta molto importante scegliere il mutuo giusto, in modo da poter affrontare nel modo migliore la compravendita.

Mercato immobiliare: come e quando investire?

Un periodo abbastanza critico, questo, per il mercato immobiliare che non sembra offrire grandi certezze per chi decide di comperare casa,  motivo per cui sembra essere divenuto davvero difficile cercare di scegliere il momento giusto per investire in operazioni di costruzioni o di compravendita di case, che siano esse destinate a diventate domicilio o che non siano prettamente ad uso abitativo.

L’Abi conferma: i mutui a tasso variabile in Italia sono i più bassi d’Europa

Da una recente ricerca condotta dall’Abi (Associazione Bancaria Italiana) sul costo dei mutui sia in ambito Europeo che italiano, è stato possibile risalire  grazie ai dati raccolti alle oscillazioni subite dal valore dei mutui stipulati nel bel paese.

Lo confermano i numeri, i Mutui a Tasso Fisso in Italia costano di più rispetto alla media complessiva europea, i parametri che si applicano a tale formula finanziaria, difatti, risultano essere molto meno convenienti rispetto a quelli del resto dell’area dell’Euro.

Tetto massimo 4%? Da oggi ufficiale, vale anche per i mutui a tasso misto!

Si ritorna a parlare nuovamente di mutui e di tetti massimi, tanto che un articolo pubblicato nella giornata di ieri sul “Sole 24 ore” aveva intitolato il trafiletto dedicato alla notizia con il quanto mai eloquente titolo “Tetto al 4%, la storia infinita”!.

La notizie attiene alle agevolazioni per i mutui a tasso “non fisso” per i quali il Governo aveva stanziato ben 125 milioni di euro, come analizzato qualche giorno fa in un precedente articolo,

Decreto Anticrisi: a quanto ammonta la spesa dello Stato?

Secondo alcune stime, sarebbero stati oltre 125 i milioni di euro che lo Stato avrebbe destinato alle famiglie italiane per effetto del decreto anticrisi, un rimborso che ricordiamo essere stato previsto nel 2008 e che aveva posto un tetto massimo del 4% oltre il quale gli interessi da versare per i mutui non a tasso fisso, non sarebbero potuti andare.

Come scegliere un mutuo conveniente?

Quando si pone la domanda “quale mutuo preferiresti scegliere e quale reputi più conveniente” con molta probabilità ognuno risponderebbe con la stessa risposta” quello che prevede tassi di interesse più basso”, ma non è detto che tale credenza sia effettivamente quella esatta.

Una volta scelto un mutuo con un tasso di interesse particolarmente basso, siamo sicuri che una volta giunti al termine del pagamento del piano di rimborso, tale mutuo risulterà essere davvero quello più conveniente?

Stabiliti da Bankitalia i nuovi parametri usurai

Notizie poco confortanti per i mutuatari ancora alle prese con il pagamento di rate e mutui, perché a quanto pare la Baca d’Italia ha innalzato i tetti massimi oltre il quale il tassi d’interesse impartiti sulle rate di rimbordo vengono definiti automaticamente, usurai.
Per tutti i mutui a tassi fisso abbiamo visto un innalzamento che va dal 6,69% all’8,04%.

Discorso diverso, invece, per tutte le stipule di mutui a tasso variabile che invece subiscono un’un abbassamento che dal 5,08% scende al 4,38%.

Euribor: lieve aumento del tasso a tre mesi

Dopo i numerosi “minimi storici” raggiunti dall’Euribor nel corso degli ultimi mesi, si è assistito ad un aumento dell’Euribor a tre mesi che è passato da 0,739% a 0,75%. Dopo ben trentasei diminuzioni consecutive questa lieve inversione fa notizia. Il fenomeno pare però sia dovuto a fattori tecnici conseguenti a calcoli e a semplificazioni contabili attuate per chiudere le scadenze al 31 dicembre.

Mutui: Euribor sempre più giù ma le banche alzano gli spread

Primato dopo primato l’Euribor, il tasso che viene anche utilizzato per il calcolo delle rate dei mutui variabili, sta scivolando sempre più verso il basso. Oggi la scadenza a 1 mese è stata fissata allo 0,45%, quella a 3 mesi allo 0,77% (entrambe hanno limato un ulteriore centesimo rispetto a ieri) e anche il tasso a 6 mesi si avvicina alla soglia dell’1% (1,04%).

Calo record per l’Euribor nell’estate 2009

Se l’estate del 2007 era stata tristemente nota per lo scoppio della “crisi subprime” e di tutti i drammatici risvolti che si è portata dietro, e i cui effetti sono ancora molto evidenti, l’estate del 2009 sarà sicuramente ricordata per la diminuzione progressiva dell’Euribor: il tasso medio con cui le banche effettuano le transazioni finanziarie, ovvero si scambiano denaro tra loro.

Mutui: ritardi ed errori nell’applicazione del tetto al 4%

Tetto al 4%: molti ci speravano in primavera, ma arrivati ormai quasi alla fine dell’estate sono ancora pochissime le famiglie italiane che hanno ricevuto il contributo del Governo a favore dei mutui a tasso variabile stabilito dal Decreto anticrisi varato ormai oltre 9 mesi fa. Prima le difficoltà di interpretazione delle norme, poi il problema della trasmissione degli elenchi degli aventi diritto dall’agenzia delle Entrate alle filiali bancarie hanno contribuito a ritardare l’applicazione della norma.