A ruba i Btp trentennali con rendimento annuo del 5%

MILANO — E’ salito anche lunedì, portando al 2,3% il guadagno (in conto capitale) realizzato in sole quattro sedute di Borsa. Chi ha comprato mercoledì e venduto lunedì sera, si è portato a casa 2,3 euro in più per ogni 100 euro investiti. Niente male in tempi di crisi e di Bot «a tasso zero». Eppure è succes­so, ed è successo proprio a un tito­lo di Stato.

Mutui: Euribor sempre più giù ma le banche alzano gli spread

Primato dopo primato l’Euribor, il tasso che viene anche utilizzato per il calcolo delle rate dei mutui variabili, sta scivolando sempre più verso il basso. Oggi la scadenza a 1 mese è stata fissata allo 0,45%, quella a 3 mesi allo 0,77% (entrambe hanno limato un ulteriore centesimo rispetto a ieri) e anche il tasso a 6 mesi si avvicina alla soglia dell’1% (1,04%).

Calo record per l’Euribor nell’estate 2009

Se l’estate del 2007 era stata tristemente nota per lo scoppio della “crisi subprime” e di tutti i drammatici risvolti che si è portata dietro, e i cui effetti sono ancora molto evidenti, l’estate del 2009 sarà sicuramente ricordata per la diminuzione progressiva dell’Euribor: il tasso medio con cui le banche effettuano le transazioni finanziarie, ovvero si scambiano denaro tra loro.

Mutui: ritardi ed errori nell’applicazione del tetto al 4%

Tetto al 4%: molti ci speravano in primavera, ma arrivati ormai quasi alla fine dell’estate sono ancora pochissime le famiglie italiane che hanno ricevuto il contributo del Governo a favore dei mutui a tasso variabile stabilito dal Decreto anticrisi varato ormai oltre 9 mesi fa. Prima le difficoltà di interpretazione delle norme, poi il problema della trasmissione degli elenchi degli aventi diritto dall’agenzia delle Entrate alle filiali bancarie hanno contribuito a ritardare l’applicazione della norma.

Imprese: in Italia tassi per prestiti tra i più alti d’Europa

Giulio Tremonti circa un mese fa chiese: “Vorrei fare un invito alle banche: allineate un po’ di più i tassi italiani a quelli europei. Solo un pochino”.

I tassi a breve italiani, sebbene siano calati dal settembre scorso del 2,44%, restano i più alti tra i grandi Paesi europei. Un rapporto dell’ufficio studi degli artigiani di Mestre rileva che i tassi applicati in Italia, calcolati fino a maggio di quest’anno, per prestiti inferiori ad un anno arrivano al 4,37%.

Mutui a tasso variabile: la Banca d’Italia interviene

La Banca d’Italia ancora una volta è dovuta intervenire per riportare a norma i tassi dei mutui o finanziamenti. Se consideriamo che il tasso per legge è usuraio se viene maggiorato per piu’ della meta’, era necessario porre un freno a tutti gli istituti che hanno approfittato della crisi.

Se guardiamo al trimestre precedente c’è da rilevare una netta diminuzione del tasso sulla soglia dei mutui variabili che scende al 5,085% e aumentano quelli del tasso fisso.

Mutui a tasso variabile: come difendersi

La tregua dei tassi ripropone con più forza il dilemma di sempre sui mutui: fisso o variabile? Con l’Euribor ai minimi storici (giovedì 0,73% la scadenza a 1 mese e 1,07% quella a 3 mesi) il confronto è in apparenza senza storia. Al giorno d’oggi la differenza tra un variabile e un fisso (legato ai tassi Irs, che invece sono di recente cresciuti) può infatti superare i 3 punti percentuali.

Mutui: sospensione delle rate per chi perde il lavoro

Le rate dei mutui, quelli per la propria abitazione, sono veri e propri salassi. Specialmente quelli calcolati con tassi variabili, ovvero trimestralmente considerati e valutati secondo l’indice interbancario Euribor. Infatti, l’ultimo decennio è stato caratterizzato da una impennata pazzesca degli interessi sui finanziamenti, e visto che il settore di questo mondo più corposo sono i mutui per l’acquisto o la ristrutturazione (se non per la costruzione: rispettivamente mutuo fondiario ed ipotecario, mutuo per la ristrutturazione, mutuo edilizio, nelle loro molteplici tipologie e sottotipologie), ne viene da se che esso risulta anche l’ambito maggiormente colpito. Se si considera anche che la casa è un bene di prima e assoluta (ovvero irrinunciabile) necessità, allora si rende ancora più evidente come esso – il caro mutui – sia una problema sociale rilevantissimo.

Fiat: Marchionne promuove l’emissione di bond Fiat

Le emissioni di bond in questo momento di tassi sono «un affarone». Lo dice l’ad di Fiat, Sergio Marchionne, commentando il successo dell’emissione Eni. Sui mercati, ha infatti sottolineato, «c’è una situazione che andrà a migliorare nei prossimi mesi, il mercato si è sgonfiato dalla paura che aveva. Si cominciano a vedere i risultati della ristrutturazione che gli industriali hanno fatto in questi mesi».