Come difendersi dalle banche e sopravvivere al mutuo

Di questi tempi risparmiatori e mutuatari non possono che essere delusi ed esasperati contro i comportamenti sempre più arroganti delle banche. Mese dopo mese la Banca Centrale Europea (BCE) riduce i tassi di interesse di riferimento – attualmente all’1,5%. E mentre i costi dei crediti erogati dalle banche rimangono alti oppure diminuiscono molto lentamente, ogni diminuzione dei tassi viene invece minuziosamente applicata ai rendimenti degli investimenti in mano ai risparmiatori.

Tassi Bce, il mercato scommette su taglio allo 0,50% a luglio

La situazione economica sempre più pesante e quanto deciso mercoledì 18 marzo dalla Fed, che ha allargato oltre le stime il “quantitative easing”, hanno accentuato stamani l’attesa degli investitori per un drastico allentamento del costo del denaro nei prossimi mesi anche nell’Eurozona. Secondo un rapido sondaggio nelle sale operative svolto dall’agenzia Radiocor, il mercato ormai già incorpora per la riunione della Bce di inizio aprile un taglio di tassi di interesse all’1% dall’attuale 1,5%. «Entro l’estate – secondo un broker di una primaria banca italiana – si scenderà a 75 punti base e poi a 50 punti base, anche se è difficile capirne la tempistica». I tassi impliciti, concordano gli esperti, anticipano infatti al 100% che per luglio-agosto un tasso di riferimento dell’Eurozona allo 0,50 per cento. In agosto, secondo alcuni, l’overnight potrebbe scendere molto vicino allo zero.

Ancora cali per Euribor e tagli dei tassi. Mutui sempre piu’ convenienti

Lo scorso anno esattamente a meta’ 2008 abbiamo assistito ad un notevole rincaro dei mutui a tasso variabile, con notevole difficolta’ da parte della famiglie italiane a pagare le rate.
Fortunatamente l’effetto crisi si è fatto subito sentire, e i tassi di interesse dei mutui a tasso variabile sono notevolmente calati, grazie all’intervento della Banca Centrale Europea.

Bot, tassi ai minimi storici

Nuovi minimi storici per i BOT a 3 e 12 mesi. Il titolo trimestrale è stato collocato con un rendimento lordo semplice dell’1,0796%, in calo di 0,127 punti rispetto all’asta precedente, mentre il titolo a 12 mesi è stato piazzato con un tasso lordo dell’1,315%, in flessione di 0,059 punti rispetto al precedente minimo storico.

Il redditometro si aggiorna per le imposte 2008 e 2009

La tabella degli indici e i coefficienti presuntivi di reddito o di maggior reddito, relativi a beni e servizi indicativi della capacità contributiva delle persone fisiche, sono stati aggiornati e convertiti in euro in base al tasso ufficiale di cambio fissato dal regolamento CE del 31 dicembre 1998.
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha firmato, infatti, il provvedimento che rivede la tabella allegata al decreto del ministro delle Finanze del 10 settembre 1992, relativa al calcolo dell’imposta dovuta per i periodi d’imposta 2008 e 2009.

Rottamare il mutuo a tasso fisso per uno variabile? Una scelta pericolosa

Di fronte al calare del tasso Euribor, che spinge al ribasso la rata dei mutui, sembra che aumentino le famiglie tentate dal passaggio di un mutuo a tasso fisso, stipulato quando i tassi erano un paio di punti più alti di adesso, ad uno a tasso variabile.

Si tratta di una scelta pericolosa, che viene da considerare collegata alla politica superficiale di “soccorrere” solamente chi ha scelto un mutuo a tasso variabile, con l’esito prevedibile di diffondere la convinzione che “se le cose vanno male il costo finisce sule spalle lo Stato”.

Conti online: si va oltre il 3%

Investire restando liquidi? Per molti italiani la risposta sta nei conti corrente online che, anche a fronte del susseguirsi di tagli ai tassi da parte della Bce, sono in grado di offrire un interessante rapporto tra garanzie, remunerazione e accessibilità del capitale.

In molti casi, però, i rendimenti più alti vengono da offerte promozionali valide solo per i nuovi clienti, per un periodo di tempo e un importo limitati e a condizioni ben precise, come la sottoscrizione di un conto deposito o di un pronti contro termine.

Conto di deposito: nomade è meglio!

Il tasso basso non piace ai correntisti. La soluzione ai bassi rendimenti è dunque l’esodo.
Cambiare banca in alcuni casi può convenire, sfruttando all’occorrenza le promozioni semestrali dei vari istituti. Si può iniziare dal conto Barclays al 5%, per poi trasferire i propri averi sul Conto Arancio con il 4,25%, e poi di nuovo a caccia delle nuove offerte: CheBanca! o Rendimax?

Bce, in arrivo un nuovo taglio per l’Eurozona

La Banca centrale europea, giovedì 15 gennaio, per il quarto mese consecutivo si prepara a tagliare i tassi, attualmente al 2,5 per cento. Finora l’Eurotower ha evitato di fornire segnali espliciti in tal senso, ma il quadro economico sta peggiorando, mentre sulla scia dei cali dei prezzi di petrolio e materie prime le pressioni sul fronte dell’inflazione sono venute meno.