La sfida del treno all’aereo è iniziata da qualche mese con l’introduzione dell’Alta Velocità che ha sottratto passeggeri agli aeroporti. Ma questa potrebbe adesso dare il colpo finale con la nuova promozione che le Ferrovie dello Stato hanno in mente di attuare: gli eco-biglietti.
I dati li fornisce la stessa azienda ferroviaria, e sono piuttosto eloquenti. Per ogni chilometro che un passeggero percorre in treno, produce 44 grammi di CO2. Se lo stesso percorso fosse fatto in auto, i grammi prodotti sarebbero 118, in aereo 140, in camion/pullman 158. In termini di risparmio energetico invece, il treno evita il consumo di risorse del 91% rispetto all’aereo, del 77% rispetto al camion e del 68% rispetto all’auto.
Ma dei buoni risultati sono già stati raggiunti, come dicevamo prima, con l’Alta Velocità. Nel solo 2008 in media sono stati “sottratti” 100 mila passeggeri al giorno agli aerei e alla strada, che si è tradotto in circa 27-30 mila tonnellate di CO2 in meno. Le stime sulla prossima tratta Torino-Milano-Roma-Salerno con l’Alta Velocità parlano di un risparmio di 2,5 milioni di tonnellate in meno di un anno, e sicuramente questo incentivo del biglietto ecologico può aiutare ancora di più ad invogliare la gente a scegliere le rotaie
In pratica su ogni biglietto verrà segnato, accanto al chilometraggio, la quantità delle emissioni di CO2 risparmiate ed il consumo energetico ridotto (in grammi di petrolio equivalenti) che abbiamo evitato di utilizzare non prendendo un altro mezzo di locomozione. Sì perché la sfida non è solo all’aereo, ma anche ai mezzi di trasporto su strada. Tutto questo fornirà un punteggio e, come per le Mille Miglia, alla fine darà diritto ai premi.
Al momento non sono ancora stati stabiliti tali premi, ma si capisce che si tratti di biglietti gratis, sconti o aumento della classe di viaggio. Ma quello che più ci dovrebbe interessare non è tanto quello che Trenitalia può dare a noi, ma quanto noi possiamo dare all’ambiente. O più precisamente, quanto inquinamento possiamo evitare.
Fonte: Repubblica.it, Ecologiae.com