La nuova Toyota Prius, prevista in commercio per il 2010, non è una rivoluzione, sia ben chiaro, e’ un’evoluzione del modello precedente di Prius, con prestazioni migliorate grazie al motore a benzina più potente (4 cilindri da 1,8 litri) e consumi invece ridotti adottando un sistema ibrido complessivamente più efficiente e avendo migliorato ulteriormente il già OTTIMO CX (coefficiente di penetrazione aerodinamica).
Si parla di 4,7 litri per 100 km…che non mi sembra un gran risultato in vero, infatti il paragone con la Honda Insight è scontato e francamente nello stato attuale delle cose non è facile definire la migliore senza considerare il suo prezzo finale, che sapremo solo in tarda primavera di quest’anno.
La vera differenza è nella capacità di muoversi grazie alla sola trazione elettrica, così che le nuova Toyota Prius III ha tre modalità di funzionamento: EV-Drive Mode, per muoversi a basse velocità con la sola spinta del motore elettrico, Power Mode, per una guida più sportiva, Eco Mode per i consumi ridotti al minimo.
Potrebbero inoltre essere posti sul mercato anche dei modelli station-wagon, più lunghi insomma e più capienti, ma di questi nessuna immagine è stata diffusa, quindi ho seri dubbi perchè già quest’auto è abbastanza capiente tenere i costi di produzione bassi credo proprio sia un MUST in questo periodo…
Quello che continua a mancare, di cui realmente si sente il bisogno, sono le batterie al litio ma soprattutto la possibilità di ricarica alla rete domestica, il cosiddetto plug-in, sistema che sembra sia comunque attivo su alcuni prototipi di Prius
Il Video
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Fonte: Guidoelettrico.com
Nel 2007 ho comprato una Prius e ne sono molto soddisfatto. Ma non l’avrei fatto se avessi saputo che il programma di assistenza stradale è una volgare bufala pubblicitaria. La scelta di una vettura ibrida non è razionale, è emotiva.
Se siete abituati a valutare i pro e i contro di ogni acquisto, allora non opterete certo per una Prius:in città è scattante, agile, parca nei consumi e silenziosissima grazie al motore elettrico, ma che senso ha usare un’auto così ingombrante nel traffico urbano (naturalmente, per i taxi è un altro discorso)? fuori città invece è rumorosa, e non appena provate a premere l’acceleratore al frastuono del motore a benzina si aggiunge quello del cambio automatico E-CVT a variazione continua (come negli scooter); vi sembrerà di star guidando una Trabant. l’accelerazione è da piangere (siamo al di sotto della Fiat500, tanto per intenderci): se siete in pendenza, per quanto leggera, vi sorpassano anche le vecchiette in sedia a rotelle. la strumentazione è spartana, la posizione di alcuni comandi è infelice, la qualità del materiale usato per l’allestimento interno è modesta (è il massimo che si possa dire).
Se invece seguite le vostre emozioni, allora il discorso cambia e il colpo di fulmine per quest’auto è garantito: scivolare in città come su un cuscino d’aria, essere immersi (in arresto) in un abitacolo assolutamente silenzioso, guidare una vettura che è un concentrato di tecnologia ancora oggi piuttosto rivoluzionaria, contribuire a combattere l’inquinamento (le emissioni di CO2 della Prius sono estremamente basse), e infine, perché no?, far parte di quello sparuto gruppo di guidatori “attenti all’ambiente” che non hanno bisogno di un SUV per farsi notare, rendono il tempo passato nel traffico (anche negl’ingorghi!) un vero e insuperabile piacere.
La vettura ha però un enorme handicap: proprio la sua tecnologia, e non a caso la Toyota offre la solita garanzia di 3 anni sulla parte “normale” ma di ben 7 anni sulla parte elettronica. E per rassicurarvi offre anche un apparentemente stupendo programma di assistenza in caso di problemi su strada (prevedono l’intervento persino in caso siate rimasti senza benzina!). Disgraziatamente, ho avuto un problema all’estero ed Europ Assistance (che avrebbe dovuto erogare per conto della Toyota i servizi previsti) si è rifiutata d’intervenire. Potete leggere i dettagli della vicenda sul sito che ho appositamente creato (toyota.truffa.net) dove potrete anche ascoltare la registrazione telefonica tra me e la società di soccorso, nel corso della quale l’operatore mi ha confermato che non intendevano dare seguito alle garanzie previste dal programma della Toyota, ma il succo è questo: secondo Toyota avevo diritto all’assistenza, secondo Europ Assistance no, e io ho dovuto cavarmela da solo. Provate a immaginare cosa significa questo quando siete all’estero con un’auto che in caso di guasti non potete nemmeno spingere fuori strada a causa delle particolari soluzioni progettuali impiegate! Indipendentemente dal mio caso particolare, la Toyota si è dimostrata inaffidabile. Oggi ci sono molte auto tecnologicamente rivoluzionarie; sceglietene una che sia supportata da un vero servizio d’intervento stradale.
Vergognati, da quello che hai scritto non la conosci nemmeno: la garanzia sulla parte elettronica non è 7, ma 8 anni (o 160000 km). Il cambio non è CVT ma il sistema HSD che è tutt’altra cosa, non è come gli scooter. L’accelerazione non è affatto modesta. Concordo solo con la rumorosità elevata in salita e in accelerazione perché il programma HSD fornisce, quando è richiesta, la massima potenza (e si ottiene a 5000 g/1′). Non ci sono cinghie né variatori che dissipano energia. La mia Prius ha percorso quasi 160000 km senza problemi e quindi … indipendentemente dal mio caso particolare … sei più allocco di me perché di macchine tecnologicamente rivoluzionarie non ce n’è altre (a parte la Lexus-Toyota).
Gianni