Turismo: il Visitor management approda in Piemonte

Il Visitor management, una tecnica di gestione dei flussi turistici nelle aree protette e nei siti Unesco, è stata implementata in un progetto realizzato in collaborazione con il dipartimento Casa Città del Politecnico di Torino e il SiTI, l’Istituto superiore sui sistemi territoriali per l’innovazione, nell’ambito del Piano strategico del turismo della Regione Piemonte.

Questa pratica coniuga i tre fondamentali requisiti dell’accessibilità, dell’accoglienza e dell’informazione, partendo però dall’analisi dell’esperienza del turista. Lo studio, primo caso in Italia, è partito nella primavera del 2007 e ha preso in esame tre diversi prodotti turistici: il lago d’Orta (prodotto turistico lacuale), la Valsusa (prodotto turistico montano invernale ed estivo), la Reggia di Venaria Reale (prodotto turistico culturale all’inizio del proprio ciclo di vita).
“Il giudizio del turista sulla nostra capacità di’accoglienza è uno strumento fondamentale per indirizzare politiche di gestione del turismo, intervenire sui punti deboli e, allo stesso tempo, razionalizzare le presenze dei visitatori sul territorio” ha commentato Giuliana Manica, assessore regionale al turismo.

Nel primo case study, presentato lo scorso 17 aprile, sono stati monitorati attraverso l’uso di strumenti GPS i flussi turistici verso il lago d’Orta (nello specifico, verso 24 comuni afferenti all’area di riferimento dell’Ecomuseo Cuscus). I risultati hanno rilevato quale vacanza ideale sul lago d’Orta un rilassante soggiorno in cui riposare durante la mattina, passeggiare nel pomeriggio, visitare castelli e giardini e, specialmente per i turisti stranieri, degustare i prodotti tipici della cucina locale.

Il campione casuale di turisti oggetto dello studio (21% turisti stranieri, soprattutto tedeschi, olandesi ed inglesi) ha eletto quali posti prediletti il Sacro Monte d’Orta, l’Isola di San Giulio, Omega e il monte Mottarone; gli alberghi più frequentati sono risultati quelli d’Orta San Giulio e Pettenasco; complessivamente sono state identificate 123 attrazioni turistiche, di cui però alcune scarsamente valorizzate. La ricerca, che ha già prodotto alcune linee guida per migliorare la gestione dei flussi turistici, ha anche evidenziato i settori da migliorare: la mobilità (mezzi pubblici, parcheggi, segnaletica), le strutture ricettive e la visibilità dell’area su internet.
Entro l’estate saranno presentati anche gli studi relativi alla Valsusa e Venaria.

Fonte: Ambientenergia.info

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