Il primo vero esodo delle vacanze estive del 2009 è iniziato e molti italiani si apprestano a godere il meritato riposo in montagna o al mare. Ma attenti a non ”staccare completamente la spina sia dell’attivita’ cerebrale che fisica”, potrebbe essere un danno e costare caro poi alla ripresa dell’attivita’ lavorativa.
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‘L’opportunita’ delle vacanze non si deve trasformare per il nostro cervello in una nuova dose di stress. E’, quindi, da evitare il contraccolpo, cioe’ lo ‘stop and go’, che determina il brusco passaggio da un’attivita’ frenetica ad un’attivita’ povera di stimoli e di sollecitazioni. Va mantenuto percio’ il piu’ possibile l’omeostasi, l’equilibrio cioe’ di quest’organo cercando con un’intelligente modalita’ di cogliere questa occasione per smaltire le scorie dello stress e abbassare quegli ormoni, il cortisolo, l’adrenalina e la noraadrenalina che alla lunga possono essere mediatori di disturbi e malattie”.
Lo ha detto il prof. Rosario Sorrentino, neurologo e direttore dell’Ircap (istituto di ricerca e cura per gli attachi di panico, alla Pio XI di Roma.
”Una straordinaria qualita’ del cervello, la plasticita’, infatti e’ in grado di fornire se adeguatamente sollecitato la giusta flessibilita’ per raggiungere un adattamento progressivo nei cambiamenti di abitudine come si verifica nel periodo delle vacanze” – ha continauto l’esperto che consiglia di non staccare la spina e non lasciare il cervello ad oziare in panchina, in quanto successivamente il ritorno alle attivita’ quotidiane produrra’ ulteriore stress e sofferenze”.
Fonte: Asca.it
Proverò ad ascoltare il professore e quest’anno risparmio sul serio!
😉